Grazie

Nadia ringrazia i genitori che le hanno insegnato che il lavoro non è uno strumento ma un valore nella vita e quanto sia straordinariamente impegnativo ma commovente alzarsi il mattino presto, accendere i fornelli, organizzare gli ingredienti, monitorare le cotture dei tagli di carne, lasciarsi trasportare dai profumi del burro… dell’alloro… della noce moscata e finalmente assaggiare il brasato “càrdine” del ripieno dei “Nodi d’Amore”, famosi tortellini di Valeggio: scrigni di sapore racchiusi in un drappo di pasta dorata sottile come la seta.

Un senso di quiete assoluta ammanta la mente, non è l’anticamera dell’esaltazione per un piatto ben riuscito ma la realizzazione di un sogno possibile, la contentezza che si prova alla fine della maratona gastronomica… non un trofeo o il podio, la soddisfazione del fatto che concentrazione allenamento e fatica sono state premiate!